Mariacane – cronaca di uno stupro

Synopsis

scritto, diretto e interpretato da Ilaria Drago

musiche originali Marco Guidi

monologo finalista al Premio Riccione per il teatro 2005 e vincitore del Premio Elsa Morante per la letteratura 2006 (inediti)

pubblicato da Editoria&Spettacolo nella raccolta di testi teatrali Estasìe

Mariacane è un lavoro scritto col sangue d’ogni donna stuprata, con la disperazione delle ossa rotte, con la forza della resurrezione. Silenzi e corpo da suonare, questa è l’idea portante del lavoro e l’attenzione si concentra tutta su questa donna violata che diviene polifonia di respiri e canto. Mariacane è musica che ogni sera, ad ogni replica, si rinnova, poiché in tempo reale, dal vivo, la sua voce diventa ritmo, vibrazione sottile, graffio e, tramite l’utilizzo di uno strumento chiamato looper, si trasforma in una base su cui tessere le parole.

Spogliata di tutto, a Mariacane non resta che dire  solo i fatti che accadono, e questa semplicità diventa forza dirompente che invita a non dimenticare. Mariacane non è una vittima e lascia al pubblico, mentre se ne va aggrappata alla sua ala d’angelo, un femminile sacro e potente come fosse il testimone che passa perché si possa andare avanti con occhi diversi, perché il pubblico ne faccia qualcosa di buono, perché “il peggio non è morire, il peggio è vivere da morti, diventare l’ombra di se stessi!”

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